IL RITORNO DEGLI OCCUPABILI

VEDIAMO DA VICINO QUESTA MISURA DI ATTIVAZIONE AL LAVORO MEDIANTE LA PARTECIPAZIONE A PROGETTI FORMATIVI, DI QUALIFICAZIONE E RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE

Dopo i tanti annunci e dichiarazioni di intenti, dal 1° settembre è arrivata la prima scure sul reddito di cittadinanza e, in particolare, sui cosiddetti occupabili. Per essi, infatti, ora è prevista la possibilità di aderire all’iniziativa denominata Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) quale misura di attivazione al lavoro mediante la partecipazione a progetti formativi, di qualificazione e riqualificazione professionale. Il Supporto formazione lavoro è incompatibile, naturalmente, oltre che con il reddito (o pensione) di cittadinanza, con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione.

La seconda scure arriverà dal 1° gennaio 2024, quando il reddito di cittadinanza, come tale, sarà definitivamente abolito per lasciare spazio al nuovo aiuto che si chiamerà Assegno di Inclusione (Adi).

Ora analizzeremo il funzionamento del primo strumento introdotto ossia il Supporto formazione lavoro. Il Sfl può essere richiesto, sostanzialmente, da singoli componenti dei nuclei familiari di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro annui, che non abbiano accesso ad altre misure di sostegno al reddito. Essi, inoltre, devono avere un patrimonio immobiliare e mobiliare esiguo, non aver rassegnato dimissioni volontarie dal lavoro ed essere privi di misure cautelari o di condanna.

Il percorso di attivazione avviene attraverso una Piattaforma digitale Inps (Siisl), nella quale l’interessato rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did) ed autorizza la trasmissione dei dati ai centri per l’impiego ed alle agenzie private per il lavoro. Inoltre, i richiedenti di età compresa tra i 18 e i 29 anni che non abbiano adempiuto all’obbligo scolastico, dovranno dimostrare l’iscrizione ai percorsi di istruzione di primo livello per gli adulti, o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione. Successivamente, il beneficiario deve documentare di essersi rivolto ad almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione, quale misura di attivazione al lavoro e stipulare un patto di servizio che può prevedere l’adesione ai percorsi formativi previsti dal Programma Nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol). Per tutto il periodo di partecipazione a programmi formativi o a progetti utili alla collettività, ma per una durata massima di 12 mensilità, è attribuito un beneficio economico quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, pari a un importo mensile di 350 euro, erogato mediante bonifico periodico da parte dell’Inps. L’interessato, oltre ad essere tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione indicate nel patto di servizio personalizzato, deve darne conferma almeno ogni 90 giorni ai servizi competenti, anche in via telematica, pena la sospensione del beneficio. Inoltre, il beneficiario è tenuto ad inserire il proprio curriculum vitae sulla piattaforma Siisl, al fine di essere destinatario di possibili opportunità lavorative proposte dalle imprese italiane e abruzzesi che non potranno essere rifiutate senza avere motivi seri e giustificati.

L'ECO di San Gabriele
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