(28 marzo) Noi la chiamiamo comunemente Domenica delle Palme, altri la Domenica degli Osanna, ma la definizione più corretta è: Domenica della Passione del Signore, perché è l’inizio della “grande settimana”. Vi troviamo il racconto dell’arrivo di Gesù a Gerusalemme tra la folla festante: rappresenta, infatti, l’ultimo momento di gioia prima della crocifissione. Ad accoglierlo sono soprattutto i bambini, che non si chiedono chi sia, ma lo osannano suscitando l’indignazione di scribi e farisei. La palma è un forte elemento simbolico presente nel racconto: è la pianta che si rinnova ogni anno con una foglia, ma riporta anche all’immagine messianica di creazione: un ponte tra il monte e la città, tra Dio e l’uomo. Fino al IV secolo, a Gerusalemme una tradizione locale indicava fisicamente la palma da cui erano stati staccati i rami con cui i fanciulli avevano inneggiato a Gesù. In Occidente – dove le palme non crescono – la palma è stata sostituita dall’ulivo, simbolo di pace e di Gesù stesso, che è l’unto del Signore.
LA FESTA DEL MESE: DOMENICA DELLE PALME
