Attore e conduttore televisivo, noto soprattutto per il ruolo di Mimì Augello nella serie più amata dal pubblico televisivo Il Commissario Montalbano. Esordisce in TV nel 1988 con Zanzibar, a cui segue l’anno successivo Classe di ferro. Tra le fiction interpretate ricordiamo: Un medico in famiglia 2, Provaci ancora prof 4, Una grande famiglia 3, Un’altra vita e L’isola di Pietro.
Al cinema l’attore marchigiano ha esordito con il film L’aria serena dell’ovest, al quale sono seguiti Il muro di gomma, L’angelo con la pistola, Giovanni Falcone, Condannato a nozze, Io che amo solo te, Christimas in love, Contronatura, Non aver paura, Benvenuto Presidente e Scusate se esisto. E poi tanto teatro, fino al debutto come conduttore.
Lei interpreta da diversi anni nella serie Il Commissario Montalbano il personaggio di Mimì Augello. è molto legato a questo ruolo…
Sono tanti anni che interpreto il ruolo di Mimì Augello, sono molto legato a questo personaggio perché professionalmente mi ha dato tantissimo, è molto gratificante interpretare ruoli scritti così bene. È difficile in questo lavoro incontrare autori che riescano a imprimere ai personaggi caratteristiche peculiari in grado di restare nel tempo nella memoria del pubblico.
Prima di diventare attore ha fatto diversi mestieri come ad esempio l’imbianchino… Come è avvenuto l’incontro con il mondo del cinema e della televisione?
Sono nato in un paese delle Marche di 400 abitanti e tutti noi giovani ci esibivamo sul palcoscenico del teatrino parrocchiale. Quando sono andato all’università ho continuato a frequentare quest’ambiente perché organizzavamo Cineforum. Una volta ho incontrato un mio amico che stava frequentando una scuola diretta da Saverio Marconi che aveva da poco recitato in Padre Padrone vincendo Cannes… e quindi decisi di iscrivermi. Dopo aver frequentato la scuola nel 1982 decidemmo di fondare, con Saverio e altre quattro persone, la Compagnia della Rancia.
Nel 2018 si è cimentato anche come ballerino e ha vinto l’edizione di Ballando con le stelle. Come ha vissuto quell’esperienza?
Ho accettato di partecipare perché in quel periodo ero riuscito a incastrare vari lavori che stavo facendo. Quando Milly Carlucci mi chiamò inizialmente risposi no perché avevo paura. Poi, superato il timore iniziale, accettai. E oggi sono felice di aver fatto quell’esperienza.
Lei è credente?
Sono profondamente cristiano, credo molto nel rispetto delle persone e nella parola di Cristo. Quando uno rispetta se stesso e gli altri è in pace con il mondo.
Le piace papa Francesco?
Mi piace moltissimo, per me è l’essenza del cristianesimo perché parla ai fedeli con un linguaggio chiaro e diretto in maniera tale che tutti possano comprendere. Mi sono avvicinato alla figura del papa perché a lui non interessano troppo le costruzioni sopra le parole di Cristo, va all’essenza delle cose. Per me è un maestro, un esempio, è un uomo straordinario.
Lei è legato alla stessa donna da oltre 26 anni. Qual è il segreto per un rapporto così duraturo?
Credo che nell’essenza delle parole di Cristo e nei suoi insegnamenti ci sia il giusto equilibrio e la guida per portare avanti la società e la coppia, cioè il rispetto reciproco. Non sono i vincoli o i contratti a rendere solido un rapporto ma solo il rispetto e l’amore per l’altro. Antonella Romano