TRA LE VARIE NORME APPROVATE CI SONO LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, LA GESTIONE DELLE CRISI AZIENDALI, IL RILANCIO DELL’APPRENDISTATO FORMATIVO, LA RESTRIZIONE DEI TIROCINI EXTRACURRICULARI, LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E GLI INTERVENTI PER GIOVANI E DONNE
Programmare il futuro in un periodo di incertezza che sembra non finire mai è davvero complicato. Non fosse altro perché prevedere quale mondo troveremo quando finirà questa lunghissima pandemia nessuno ora può saperlo. Ma come si dice nel campo dello spettacolo: lo show deve andare avanti. Ecco, quindi, che come ogni anno c’è il rito della stesura e della definizione della Legge di bilancio, che perlomeno deve pensare a come sarà l’anno che verrà.
Tra le varie e infinite norme approvate, la manovra di bilancio per il 2022 contiene riforme strutturali e misure rilevanti per il lavoro e le politiche sociali: riforma degli ammortizzatori sociali, gestione delle crisi aziendali, rilancio dell’apprendistato formativo, restrizione dei tirocini extracurriculari, riforma della sicurezza sui luoghi di lavoro, interventi per giovani e donne, contrasto alla delocalizzazione delle imprese, revisione del reddito di cittadinanza, misure per la non autosufficienza. Insomma, diversi interventi che cambiano in maniera significativa il quadro normativo vigente.
Tra i primi obiettivi c’è quello di non avere più lavoratori esclusi dal sistema della protezione sociale (sia in costanza di rapporto di lavoro, sia in mancanza) e che vi sia un miglioramento delle prestazioni, sia in termini di durata che di trattamento, determinando un’estensione significativa della platea dei beneficiari volta a includere, nel sostegno al reddito, tutti i lavoratori subordinati, anche con una minima anzianità di lavoro, compresi gli apprendisti e i lavoratori a domicilio.
In favore delle lavoratrici autonome e collaboratrici coordinate e continuative, commercianti, artigiane e imprenditrici agricole, viene incrementato di 3 mesi, a partire dal terzo mese dopo il parto, il periodo di percepimento dell’indennità di maternità nel caso in cui il reddito della richiedente sia, nell’anno precedente la domanda, inferiore a 8.145 euro. Sullo stesso tema in via sperimentale, per l’anno 2022, è riconosciuto, nella misura del 50%, l’esonero per un anno dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.
La manovra, poi, prevede che l’esonero contributivo totale triennale sia riconosciuto alle imprese che assumono a tempo indeterminato i lavoratori di aziende risultanti in crisi d’impresa (a tal proposito ricordiamo i tanti tavoli di crisi aziendali, purtroppo, ancora aperti in Abruzzo). Viene previsto uno specifico sostegno alla costituzione di cooperative di lavoratori che, rilevando la propria impresa, ne garantiscano la continuità produttiva e i relativi livelli occupazionali (cosiddetta operazione workers buyout). In tal caso, esse sono esonerate totalmente dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro oltre a godere di un contributo monetario. Al fine di contrastare gli abusi nella gestione dei tirocini extracurriculari si stabilisce che essi andranno circoscritti e destinati solo a favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale a cui dovrà essere assegnata una congrua indennità di partecipazione. Inoltre, l’attivazione di nuovi tirocini sarà vincolata all’assunzione di una quota minima di tirocinanti già formati.
Relativamente al Reddito di cittadinanza, vengono introdotti alcuni correttivi per rafforzare il sistema dei controlli preventivi dei requisiti da parte dell’Inps, che comunicherà i casi sospetti ai Comuni.
Altresì, la ricerca attiva del lavoro da parte del percettore del reddito sarà verificata presso i centri per l’impiego e in presenza, con una frequenza almeno mensile, pena la decadenza dal beneficio.
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