Un elogio a tutto tondo all’albero di fico arriva dai ricercatori dell’università di Pisa, Dipartimento agro-ambientale, ritenuto coltura strategica per tutti i paesi che affacciano sul Mediterraneo. Risorsa preziosa perché si adatta a condizioni climatiche e ambientali difficili, grazie alle radici profonde riduce l’erosione, favorisce la biodiversità attirando impollinatori e fauna selvatica, la commercializzazione dei frutti freschi altamente nutritivi, secchi o trasformati in marmellate, è fonte di reddito per i piccoli agricoltori, ma anche attrazione per il turismo rurale. Per la sua valorizzazione è nato un progetto europeo Agrofig (Fostering agroforestry benefits through fig tree cultivation in the Mediterranean), verranno selezionate varietà particolarmente resilienti, idonee ad ambienti secchi, salini e calcarei, nonché produttivi. L’Italia fino agli anni 60 era il maggior produttore mondiale di fichi, supremazia persa negli ultimi decenni.
Un gran fico!
