UN AMORE CHIAMATO MACHU PICCHU

Ha aspettato sette mesi lontano da casa, in Perù, alle porte di Machu Picchu, per poter visitare il sito archeologico che gli aveva chiuso le porte a marzo, causa quarantena da Covid. Quella di Jesse Katayama, un giovane turista giapponese, è una storia di passione e tenacia straordinaria, che recentemente ha trovato la sua giusta ricompensa, quando ha potuto realizzare il suo sogno. Jesse era arrivato nel villaggio il 14 marzo, alla vigilia dell’inizio del lockdown nel Paese. Non è tornato a casa, però, ma si è fermato ad Aguas Calientes, il villaggio più vicino al sito archeologico, attendendo pazientemente per sette mesi la riapertura della cittadella. è il primo turista straniero a entrare a Machu Picchu da quando è iniziata la pandemia che in Perù ha provocato 849.371 casi con 33.305 morti.

L'ECO di San Gabriele
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