TRUFFE E RAGGIRI NON VANNO MAI IN PENSIONE…

By Rosario Trefiletti
Pubblicato il 1 Gennaio 2023

Ritengo, in questo inizio d’anno, che sia opportuno ritornare a parlare di truffe e raggiri che sono sempre più, sfortunatamente, all’ordine del giorno. Vediamo, allora, alcune tipologie che più hanno riscontro in questi tempi. Sono sempre più numerose le segnalazioni riguardanti messaggi di posta elettronica che riferiscono di problemi sul proprio conto corrente e che chiedono di fornire i dati bancari per risolvere le problematiche comunicate. Il furto dei dati viene eseguito con diverse modalità, dal chiedere di fornirli direttamente, oppure si chiede di entrare in un sito che è simile a quello della banca e scrivere i propri dati. In alcuni casi vengono richiesti solo quelli personali (e non quelli bancari) che verranno utilizzati per altri tipi di truffe.

Accanto alle nuove tecnologie, però, persistono anche le truffe più tradizionali. Ad esempio finti operatori che si recano a casa delle persone e, spacciandosi per dipendenti di conosciute aziende fornitrici di gas, dichiarano che chi non è in possesso di un rilevatore di fughe di gas contravviene alla legge. Quindi, grazie a questo stratagemma convincono i malcapitati ad acquistare i rilevatori. I costi, ovviamente, sono elevati e il bene venduto è inutilizzabile o pochissimo efficiente.

Sulla scia della liberalizzazione del mercato energetico, poi, alcuni operatori si presentano nelle case offrendo contratti di vendita per fornitura di energia a prezzi molto bassi. In tal modo fanno firmare diversi fogli, spacciandoli per il contratto ma, solo in seguito, le vittime si accorgono di aver sottoscritto non solo un contratto di fornitura a prezzi elevati, ma anche un contratto telefonico con un nuovo operatore, di cui non si era mai parlato al momento della sottoscrizione. O peggio ancora, un contratto che ti vincola a spese turistiche con viaggi e soggiorni vari per più anni con costi elevatissimi.

Con un carico di immoralità senza fine, la difficoltà a trovare lavoro, soprattutto da parte dei giovani, viene sfruttata da chi escogita nuove truffe.

Aumentano, infatti, anche le truffe con offerte di stages e corsi professionali che garantiscono, a fine corso, un lavoro a tempo indeterminato, lavori a domicilio, eccetera. In tutti questi casi vengono chieste somme di denaro, spesso molto consistenti, senza fornire né la preparazione, né ovviamente il posto di lavoro promesso.

Non conosce sosta, poi, il fenomeno delle truffe finanziarie. In questo scenario c’è chi, promettendo tassi di interesse molto elevati, cerca di “vendere” curiose polizze vita o strumenti finanziari “porta a porta”, direttamente, cioè, presso le abitazioni dei cittadini. Le prime volte, per non destare sospetti, gli interessi promessi vengono pagati alla scadenza pattuita, ma dopo poco tempo il venditore, che tra l’altro utilizza anche carta intestata di banche o di importanti compagnie assicurative, scompare nel nulla, portando con sé i soldi di tutti i clienti raggirati. Una propria e vera catena di Sant’Antonio.

Il telefono, infine, rimane comunque uno strumento largamente utilizzato per mettere in atto truffe e raggiri, in cui degli impostori, spacciandosi per direttori o impiegati di banca, chiedono informazioni e dati relativi al conto corrente o alla carte di credito, al fine di derubarne il denaro depositato. Da tutte queste esemplificazioni se ne deduce che a fronte di questi tentativi truffaldini, la regola fondamentale è quella di non firmare mai i contratti proposti o dare assensi immediati. Ma farsi sempre dare il contratto cartaceo, studiarlo bene, possibilmente facendosi aiutare da chi se ne intende, per sventare la eventuale truffa.

In caso poi di contratti a comunicazione telefonica, mai pronunciare la parola “SI” poiché sarà utilizzata come assenso registrato su supporto magnetico.

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