L’apostolato dei passionisti nella Certosa di Bologna
Il racconto di padre Mario Micucci, rettore della chiesa di San Girolamo e cappellano del cimitero monumentale cittadino. “Ho vissuto qui per circa 30 anni con tanta passione e con il desiderio di mantenere questo luogo, cercando di essere accoglienti con i fedeli che vedo sempre più numerosi”
Correva l’anno 1959 quando i passionisti iniziarono il loro apostolato a Bologna all’interno del cimitero monumentale della Certosa. Un antico complesso certosino che con le soppressioni e leggi napoleoniche fu trasformato in Campo Santo cittadino. Uno scrigno d’arte, cultura e memorie. Qui sono sepolti, tra gli altri, Giosuè Carducci, Lucio Dalla e i tanti bolognesi
Per leggere l'articolo completo abbonati a L'ECO di San Gabriele. In edizione Cartacea o Digitale.