Tra musica e disperazione

Immigrata negli Stati Uniti dalla Cecoslovacchia, Selma lavora alacremente, senza badare alla stanchezza, per racimolare il denaro sufficiente a far operare agli occhi Gene, il figlio adolescente, affetto dalla sua stessa malattia. I due abitano in una casa mobile sistemata nei pressi di quella di Bill, loro locatore, un poliziotto in bancarotta che, dopo aver rubato i risparmi destinati all’operazione, sarà ucciso dalla donna. A questa ragazza madre, sull’orlo della cecità, allora, non rimarrà che rifugiarsi nel suo mondo di suoni e balli in attesa di essere giustiziata.

L’ouverture di tre minuti e mezzo, soltanto la colonna sonora su schermo nero, così come si usava per i grandi musical hollywoodiani. Poi Selma che prova la parte principale di Tutti insieme appassionatamente sul palcoscenico di un teatrino, accanto a lei l’amica Kathy, una Catherine Deneuve che non può non rimandare a Les Parapluies de Cherbourg di Jacques Demy. Dancer in the dark al cinema dal 9 giugno.

L'ECO di San Gabriele
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