di Giudo Giuliante, a cura di Vico Moretti,
con una nota biobibliografica di Enrico Di Carlo,
Edizioni Solfanelli, pp.616, euro 30,00
Nel 1959 Guido Giuliante esordisce come autore teatrale. Scrive molte opere, in lingua e in dialetto. Dell’intera produzione drammaturgica, ancor oggi gran parte è rimasta inedita. A Vito Moretti va ascritto il merito di aver analizzato criticamente quei testi, cercando di collocarli cronologicamente lì dove Giuliante non aveva indicato la data di stesura. Ma Giuliante non si limita soltanto a produrre i suoi lavori. Ne segue gli allestimenti, li promuove coinvolgendo artisti ai quali era legato da amicizia e da stima professionale.
L’esperienza teatrale, d’altronde, si colloca in un periodo particolarmente fiorente per l’autore che, soprattutto nel decennio Sessanta, oltre a una prolifica attività di drammaturgo, si occupa dell’argomento anche criticamente con partecipazione a convegni nei quali propone una visione nuova del teatro come “manifestazione d’arte” che prenda temi dalla varietà della vita per “riproporli all’attenzione del pubblico”.