L’orazione mentale, afferma padre Norberto Cassinelli, fu l’esercizio da cui Gabriele attinse la forza e la costanza per darsi a Dio con pienezza senza mai raffreddarsi, per rendersi sempre migliore e più fervoroso. Egli era tanto amante dell’orazione che metteva ogni cura per non perdere né tempo, né occasione per occuparvisi. E lo ha fatto per tutta la vita senza mai intiepidirsi neppure nei tempi di aridità. Con tutta verità può dirsi che egli viveva in orazione».
Un episodio significativo. Una mattina, dopo il tempo trascorso in preghiera silenziosa, Gabriele è invitato dal maestro dei novizi a riferire a tutti la sua meditazione. Gabriele parla con una facilità sorprendente quasi stesse continuando il colloquio con il Signore. Il padre Salviano Masolini, religioso esemplare e ottimo direttore, giunto appena da Recanati (MC) insieme a suoi studenti, si trova a passare proprio lì davanti alla porta. Catturato dalla voce di Gabriele e affascinato dalle sue parole si ferma ad ascoltarlo. Sentendo bellissime riflessioni trattiene il respiro, estasiato; dimentica la stanchezza del viaggio per strade polverose e accidentate. “Questo novizio, dice tra sé, ha fatto passi da gigante verso la santità”.
Così pensando, scivola via quasi vergognoso per essersi lasciato vincere dalla curiosità ma portandosi dentro il desiderio di conoscere quel giovane. Appena possibile chiederà informazioni al maestro. La sua meraviglia cresce quando gli dicono che Gabriele è arrivato solo da poco al noviziato e ha sorpreso già tutti per il suo fervore e la sua gioia per il dono della vocazione. Tutti ne sono stupiti: il maestro padre Raffaele, il vicemaestro padre Norberto, i novizi e i religiosi della comunità. Gabriele ha iniziato una ascensione che non conoscerà rallentamenti, ma proseguirà con ritmo sempre crescente. Sua forza sarà la preghiera.
Educato in famiglia da papà Sante, che ogni mattina prima di recarsi alla messa “era solito impiegare un’ora nell’orazione”, Gabriele in convento gusterà ancora di più la preghiera, vivrà anzi di preghiera che sarà sempre più viva e più ricca. Durante la giornata non vuole parlare di futili argomenti per non essere poi distratto nel dialogo con Dio. Sua cura è quella di liberare il cuore e la mente da pensieri vani, da pensieri che non portino a Dio, l’unico suo bene. Vive nel vigile e filiale ascolto di quanto Dio gli dice, sempre pronto alla generosa risposta di quanto gli chiede.
Raccoglimento sereno il suo, dolce e soave, “singolare e straordinario”. è la sua caratteristica, dicono i testimoni. Per la meditazione “sembra abbia ricevuto un dono specialissimo dal Signore”. La sua delizia è parlare con lui nella preghiera. E pregando la sua mente resta come “ingolfata in un mare di santi pensieri, la volontà naufraga in santi affetti. Sembra che stia in estasi”. Meditando si commuove e sperimenta tanta dolcezza “che prorompe in lacrime e sospiri”. Tutti ammirano la sua fede viva, l’incrollabile speranza, l’ardente carità. Magnetizzato da Dio, prova “difficoltà invincibile” a non pensare a lui. Vive immerso in Dio, inabissato nel suo amore.
Di stanchezza nella preghiera neppure a parlarne: come potrebbe se quella è la sua vita, il suo respiro? Per un dono particolare del Signore arriva a non soffrire distrazioni nella preghiera vissuta da lui nella pace più profonda, nella gioia più intensa. Pregando si trasfigura in volto, si immerge in pensieri vestiti di cielo e timbrati già di eternità. La morte invocata con ardente desiderio, quando verrà, non farà che renderlo cittadino di quel mondo dove da tempo è andato ad abitare con il cuore.
Padre Norberto ricordando Gabriele e augurandosi che venga imitato, dirà: “Il trattare con Dio era per lui il più delizioso trattenimento; soffriva nel doversi divagare da Dio. Io che conobbi i segreti del suo spirito e i palpiti del suo cuore non posso pensarvi senza desiderare che da tutti vengano conosciute le vie che Gabriele seguiva e il modo in cui vi correva per giungere a quel grado di santità a cui egli giunse con il suo fervore e la sua diligenza”. p.dieugenio@virgilio.it