Sono una signora in là con gli anni e da qualche giorno ho perso mio marito che, come si dice, è tornato alla casa del Padre. Mio marito e io ci siamo amati tanto! Ora le chiedo: nella casa del Padre l’amore tra gli sposi sopravvivrà e come? Inoltre: i sacerdoti saranno ancora tali nella vita eterna? La ringrazio di cuore. Rosina (Ascoli Piceno)
Certamente la casa del Padre è caratterizzata dall’amore, dalla carità. San Paolo afferma con chiarezza che l’amore di carità rimarrà e che sarà molto più grande. L’amore coniugale rimarrà anche se perderà alcune sue caratteristiche di fisicità che lo ha caratterizzato durante la vita terrena. In questo senso Gesù nel vangelo è alquanto esplicito: “I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni del mondo futuro e della risurrezione dei morti, non prendono né moglie né marito”. (Lc 20, 34-35).
È Dio stesso, che si è rivelato come amore, a farsi garante della permanenza dell’amore per l’eternità, la quale non è incompatibile con esso. La grazia, è un dato incontestabile, non distrugge la natura, ma la purifica e le eleva! Certamente l’affetto per suo marito perderà le sue caratteristiche di esclusività, ma troverà sicuramente posto nella dimensione inclusiva dell’amore universale, senza per questo perdere l’ardore della giovinezza, la pacatezza della maturità, la devozione sofferente dell’anzianità. Questa dimensione potrà essere tranquillamente vissuta insieme dai coniugi nella casa del Padre. Per quanto attiene il sacerdozio il discorso è diverso: il suo ministero è destinato a scomparire perché sarà Cristo a regnare in tutto il suo fulgore come vero ed eterno sacerdote. I sacerdoti erano nella storia semplicemente segni e strumenti del sacerdozio di Cristo, il quale rimane la sola e unica mediazione..