Anche le persone che hanno un profilo genetico che le espone a un maggiore rischio di morte prematura possono combattere la predisposizione genetica e guadagnare oltre cinque anni di vita aderendo a stili di vita sani. Dunque non conta solo la genetica, le sane abitudini compensano caratteristiche ereditarie negative.
Lo rivela uno studio delle università cinesi e scozzesi che ha coinvolto oltre 350mila persone. La prima scoperta dei ricercatori è che l’impatto delle abitudini sull’aspettativa di vita è più pesante di quello della genetica: le persone con stili di vita dannosi avevano un rischio di morte prematura del 78 per cento più alto rispetto a quelli con stili di vita sani. La genetica, invece, è risultata avere un peso di solo il 21 per cento. L’ulteriore conferma che stili di vita quali alcol e tabacco, l’alimentazione, l’attività fisica possano incidere sulla durata della vita.