quale conversione

Parlano di conversione ecologica e digitale, o di conversioni economiche e politiche, ma hanno rubato la parola alla religione, dov’è nata e cresciuta. Difatti, col ritorno della quaresima, essa risuona di nuovo nei canti, nelle preghiere e nei sermoni delle chiese. Chi non va in chiesa può incappare in qualche notiziario e accorgersi che ne parla il papa, all’Angelus o altrove. Nella Bibbia predicavano la conversione i profeti. Significava ritorno, svoltare indietro nella strada che aveva sviato il popolo dalla fedeltà al Dio unico della rivelazione all’adorazione delle divinità pagane.

Nel Vangelo ne parla per primo Giovanni Battista per preparare il popolo all’arrivo del Messia. Implicava purificarsi dai peccati contro i comandamenti lavandosi nell’acqua del Giordano. Soprattutto ne parla Gesù Cristo, mettendo la parola come inizio e programma del suo predicare. Il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al Vangelo, Mc 1,15. Il significato scava nel profondo della tematica. Indica ed esige il cambiamento del modo di pensare, perché cambi la vita.

Dunque nell’annuncio di Gesù conversione non è tanto un ritorno, ma l’arrivo a una novità che ti incanta, o l’incontro con una persona che ti convince con motivazioni irresistibili. Non è tanto una fatica che ti fa paura solo a pensarci, e quindi rifiuti di prenderla in considerazione, ma è prima di tutto un dono che ti è offerto. Basta accettarlo e metterti in cammino per realizzarlo insieme a chi ti invita.

Incontro con chi e quali motivazioni? Sono la stessa cosa: Cristo e il regno che egli annuncia. Il regno di Dio non è uno spazio geografico, ma il cuore di ogni essere umano di buona volontà. Gesù Cristo lo impianta e lo fa crescere, e ne è al tempo stesso la presenza trasformante. La sua attuale condizione di uomo risorto, che possiede le qualità della divinità, gli consente di essere operativo nei sacramenti, di pervadere i tempi e i luoghi della storia, di abitare la vita di ogni persona, di conoscere l’intimità più recondita di ogni mente e di ogni cuore, di essere fermento per la trasfigurazione di tutta la realtà nel mistero del suo stesso corpo.

L'ECO di San Gabriele
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