Costano di più i piatti, i bicchieri e le posate usa e getta realizzati con materiali compostabili ma sono indiscutibilmente più ecologici. Le stoviglie di plastica sono sì riciclabili, ma l’operazione comporta comunque consumo di energia e conseguente produzione di gas serra Co2, una parte, poi, finisce inevitabilmente per incuria nell’ambiente. Un oggetto di plastica impiega molti anni per degradarsi, anche 1000. In commercio si trovano piatti e bicchieri di carta che possono essere conferiti ovviamente al riciclo della carta. Sono da preferire le bioplastiche realizzate con polimeri di origine vegetale (mais, canna da zucchero, eccetera) che, anche se al momento comportano una spesa maggiore, permettono di realizzate piatti, bicchieri e posate che si possono unire al pattume organico. Le tasse sulla plastica annunciate dall’Ue e la sensibilità ambientale in crescita fanno ben sperare.