PERCHÉ SI DICE COSÌ?

Si dice che viene tributata un’ovazione a una persona quando viene acclamata dalla folla, con applausi, eccetera. Secondo i romani, quando uno era degno di onoranze, lo si faceva procedere a piedi o a cavallo con una toga ricamata e incoronato di mirto, fra le ali della folla. Poi in suo onore veniva sacrificata una pecora; e proprio dal nome di quest’animale (ovis = pecora) la cerimonia si chiamava ovazione.

L'ECO di San Gabriele
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