Non poteva che chiamarsi Gabriele

Nel 2010, poco dopo aver deciso di sposarci, mi venne diagnosticato un tumore maligno. Dopo un primo intervento nel 2010 e dopo aver celebrato il nostro matrimonio nel bel mezzo di cicli di radio e chemioterapia, subii altri due interventi nel 2011, a causa della recidiva del male. Da allora ancora continuo la chemioterapia.

Chiesi allora ad alcuni medici circa la possibilità e i potenziali rischi di una gravidanza di mia moglie alla luce delle mie pesanti terapie ancora in atto. Ottenni risposte poco rassicuranti ma, nonostante tutto, nell’agosto 2015 è nato il nostro bimbo, “casualmente” concepito la settimana successiva al nostro pellegrinaggio al santuario di san Gabriele nel novembre 2014.

Non potevamo non tornare al santuario e lasciare un piccolo ringraziamento per questo grandissimo dono che abbiamo ricevuto: è la bomboniera del recente battesimo e il bimbo, bellissimo e sanissimo, non poteva che chiamarsi Gabriele. (S., S. e Gabriele, Forlì)

L'ECO di San Gabriele
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