NON FINIRÒ MAI DI RINGRAZIARE IL SANTO

È da tanto tempo che provo il desiderio di raccontare la mia storia. Sono Luciana di Città di Castello (Pg). Tutto è cominciato cinque anni fa, quando con un caro amico che purtroppo ora non c’è più, nativo di Campli (Te), ma residente fin da bambino a Città di Castello, siamo venuti a vistare il santuario. Siamo rimasti subito attratti dal santo e colpiti dalla pace e serenità che aleggia nel santuario. Da allora siamo devotissimi di san Gabriele e io sono convinta, senza alcun dubbio, che le mie preghiere siano state ascoltate, perché per ben tre volte mio marito è stato miracolato. Lui è cardiopatico da dieci anni e ha già dovuto mettere tre bypass. Fino a due anni fa è stato sempre bene ma un giorno, sottoponendosi a una coronografia ha avuto un infarto. All’inizio i medici non davano quasi nessuna speranza che rimanesse in vita. Io ho pregato sempre fuori della porta san Gabriele perché lo facesse vivere. Anche lui, benché gravissimo ma sempre cosciente, pregava il santo continuamente, tenendo la sua immagine sul comodino. Ora dopo ora, giorno dopo giorno, migliorava sempre di più finché, dopo quindici giorni, è potuto ritornare a casa.

Passarono così più di due anni, quando purtroppo a gennaio 2013, dopo una biopsia prostatica, gli fu diagnosticato un carcinoma. Il 22 febbraio venne operato, fu dimesso ma la stessa sera fu di nuovo ricoverato perché era sopraggiunto uno scompenso cardiaco. Io passai una notte da incubo perché sembrava che morisse, ma pregai tutta la notte tenendo stretta in mano l’immagine del santo.

Ancora una volta il suo cuore ce l’ha fatta. Il 25 marzo scorso abbiamo ritirato l’esame istologico. Non nascondo che quasi mi vergognavo di pregare san Gabriele perché mi sembrava di chiedere troppo. L’esito dell’esame è risultato negativo, il tumore non ha creato nessun danno ad altri organi. Finché avrò vita non finirò mai di ringraziare il santo per quanto è stato misericordioso con noi. Lo scorso giugno abbiamo deciso di venire al santuario portando con noi anche nostro nipote, cui abbiamo insegnato a pregare ogni sera san Gabriele perché protegga tutti noi.