Cosa racconteranno i futuri scrittori della loro infanzia? Non lo so ma posso supporlo: cene consumate in silenzio, questioni pratiche di soldi, preoccupazioni di salute, pasti frettolosi inframmezzati da qualche lampo di telegiornale, forse ammonimenti di padri e madri per i brutti voti dei figli. Nessuno rievocherà domani discussioni intelligenti, nuovi romanzi letti, problemi politici, dubbi religiosi, interrogativi filosofici.
Mi sono venuti questi pensieri rileggendo qualche pagina di “Lessico famigliare” di Natalia Ginzburg che è appunto la rievocazione di una grande famiglia intellettuale – quella dei Levi – con tutte le loro discussioni culturali. Diceva la Ginzburg: “Le parole di casa nostra
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