MONITORATE LE AREE DI PESCA

L’iniziativa del Ceimas (Consorzio economia ittica marina di San Benedetto del Tronto) di far svolgere una mappatura tridimensionale delle aree marine antistanti le Marche e l’Abruzzo a fini ittici, potrà forse risolvere, dal punto di vista scientifico, la controversia che ogni anno divide tecnici e addetti ai lavori su quando attuare nell’Adriatico centrale il fermo biologico per consentire il ripopolamento delle specie. Si vogliono “fotografare” in questo modo le zone dove nascono, vivono e si riproducono le 18 maggiori specie di pesci presenti nella fascia di mare compresa tra il Conero, l’isola di Pomo e l’area antistante il porto di Pescara per meglio definire periodi e tempi di blocco dell’attività da parte delle marinerie visto che le prime sei miglia risultano ormai desertificate. Altro risultato cui si aspira è quello di certificare la produzione adriatica con il marchio di denominazione di origine sia per valorizzare economicamente il pescato locale sia, di conseguenza, per disconoscere quello di importazione.

L'ECO di San Gabriele
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