LUOGHI FATTI PER RITEMPRARE

By Domenico Lanci
Pubblicato il 8 Aprile 2022

Il santuario della Madonna Nera di Oropa, è uno dei più celebri d’Italia. Sorge al centro di un anfiteatro naturale fatto di montagne che fanno parte delle Alpi Biellesi

Dicono che sia il santuario mariano più antico dell’Occidente. Parliamo del santuario della Madonna Nera di Oropa, situato a 1.159 metri di altezza sul livello del mare e a circa dodici chilometri da Biella. Di certo, può considerarsi uno dei più celebri santuari d’Italia. La sua collocazione è spettacolare. Sorge al centro di un anfiteatro naturale fatto di montagne che circondano Oropa e fanno parte delle Alpi Biellesi.

La chiesa originaria è stata costruita su una piccola cappella preesistente. A questo punto, vale la pena inserire una graziosa leggenda sulla Madonna nera di Oropa. Si narra che sant’Eusebio, vescovo di Vercelli, tornando da Gerusalemme, portò con sé una statua lignea della Madonna (presunta opera dell’evangelista Luca) fino ad Oropa. A seguito poi della persecuzione del 369, al fine di proteggerla da mani sacrileghe, la nascose in una nicchia di un masso erratico (= blocco di roccia caduto dai ghiacciai, ndr) nei pressi della locale cittadina.

Pur nella sua bellezza, il suddetto racconto non trova conferma nella cronistoria degli archivi. Infatti, sono emersi documenti che fanno risalire l’origine del santuario al XIII secolo. Nel 1599, nel biellese scoppiò una terribile peste. Per ottenere la fine della epidemia, la cittadina piemontese fece voto alla Madonna di erigere a Oropa un nuovo edificio di culto, sullo stesso sito dove c’era l’antico sacello di Santa Maria del Duecento (per sacello si intende un piccolo edificio di culto, ndr).

Nonostante la sua demolizione, sono state rinvenute nella calotta e nelle pareti interne interessanti affreschi del trecento, di un ignoto pittore di Oropa. Gli affreschi, incentrati sulla Vergine e su alcuni santi, costituiscono una preziosa testimonianza di iconografia sacra.

In seguito, l’area sacra è stata arricchita, fra il 1600 e il 1800, da due bellissime piazze. Sullo sfondo si staglia imponente la chiesa nuova, che si contraddistingue per una grande cupola visibile da quasi tutto il territorio biellese. I lavori ebbero inizio nel 1885 e si conclusero nel 1960. Il complesso santuariale è davvero impressionante. È composto dal chiostro con la basilica antica, dalla basilica nuova e dagli edifici laterali, dove sono state ricavate oltre 300 stanze per il soggiorno dei pellegrini.

Tuttavia, il cuore pulsante del santuario si trova nella basilica antica, realizzata nel seicento. All’interno è custodita la statua della Madonna Nera, realizzata in legno di cirmolo (sorta di pino di alta quota, il cui legno è molto usato per le sculture, ndr). L’artista è uno scultore valdostano del XIII secolo. Il volto della Madonna, incorniciato da capelli dorati, ha un’espressione dolce e materna. Suscita fiducia in chi lo guarda.

La statua è alta 1,32 cm. Col braccio sinistro stringe il Bambino Gesù benedicente e con la destra, (a prescindere dal pomo sospeso sulle dita, proveniente forse da un ex voto) sembra che inviti i devoti a recarsi da lei.

Il santuario di Oropa è un luogo impregnato di profonda religiosità. Ogni anno vi si recano dall’Italia e da altre parti del mondo circa 800.000 pellegrini per pregare e chiedere grazie alla Vergine santissima.

La facciata della chiesa, progettata dall’architetto Francesco Conti, è semplice ed elegante con venature verdastre della pietra d’Oropa. Il portale si distingue per un materiale più scuro. È particolarmente interessante l’iscrizione in latino scolpita sull’architrave del portale: “O quam beatus, o Beata, quem viderint oculi tui” = “O quanto è beato, Beata Vergine Maria, colui sul quale si posano i tuoi occhi”. Fa tornare in mente la stupenda invocazione della Salve Regina: “Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi”. Il pellegrino che arriva al santuario dopo ore e ore di viaggio, si sente interiormente rinfrancato nel sapersi guardato con amore dalla Madre celeste.

Nel 1957 papa Pio XII ha elevato il santuario della Madonna Nera alla dignità di basilica minore.

Il visitatore o pellegrino che arriva lassù, non trova solo uno speciale clima di raccoglimento spirituale, ma si imbatte anche in importanti elementi di interesse religioso-culturale. All’interno del complesso santuariale, infatti, si può visitare il Museo dei Tesori e l’Apparta-mento Reale, la raccolta degli ex-voto, il Sacro Monte e, su prenotazione, l’Osservatorio Meteosismico e la Biblioteca. Alle spalle del santuario vi sono impianti sciistici di risalita e un Giardino Botanico.

Ed ecco il fiore all’occhiello. Co-me parte del sistema dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, il Sacro Monte di Oropa è stato dichiarato nel 2003 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

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