Mi sia concesso, iniziando questa collaborazione con L’Eco di san Gabriele, ringraziare la direzione della rivista poiché ogni opportunità che mi si offre nell’interloquire coi cittadini l’ho sempre considerata come un regalo, caro e prezioso, per come ho sempre inteso l’operare nel sociale e cioè dialogo costante e soprattutto ascolto sulle tematiche, piccole o grandi che siano, che investono la quotidianità delle famiglie.
Sappiamo ben tutti che, da anni, stiamo vivendo una situazione non facile, che si ripercuote sulle condizioni dei cittadini e che purtroppo ha comportato un aumento della povertà nel nostro paese. Ecco, in questo mese vogliamo proprio rivolgerci a chi soffre maggiormente questa situazione di forte disagio sociale e che potrebbe essere aiutato nel suo vivere quotidiano, avendo questi cittadini, come è ovvio, magrissime risorse a disposizione. Ci riferiamo a quei fondamentali servizi che ristorano quando funzionanti e ben serviti, ma con la caratteristica, o se volete, il vizio di voler essere pagati attraverso tariffe e bollette: mi riferisco ai servizi di luce, gas, acqua.
Ebbene, dai dati che emergono da parte di chi conosce e gestisce tali problematiche si viene a sapere che, anche a causa di una scarsissima informazione e a pesanti intralci burocratici, meno del 40% dei potenziali aventi diritto, usufruiscano delle riduzioni delle tariffe di quei servizi. Nel dettaglio, su base annua circa il 35% degli aventi diritto al bonus elettrico e circa il 27% per il gas, su una platea stimata di 3,5 milioni per l’elettricità e 2,5 milioni di famiglie per il gas.
E pensare che le famiglie potrebbero risparmiare da 112 a 165 euro per le bollette elettriche e da 31 sino a 266 euro per il gas, mentre per la bolletta dell’acqua i risparmi sono molto differenziati, poiché gestiti da delibere delle varie regioni. Non sono cose di poco conto in una situazione, anche se si potrebbe e dovrebbe fare molto di più, di forte disagio economico.
Ecco, quindi, le due direzioni di marcia da perseguire con grande determinazione, da un lato una forte iniziativa di conoscenza e informazione per acquisire questi diritti, con tutti gli strumenti che si possono mettere a disposizione, (e oltre la carta stampata, radio e tv lo facciano pure gli enti locali con i loro vari assessorati, santa pazienza!!!); dall’altra continuare l’iniziativa perché questi bonus siano semplificati burocraticamente e migliorati nei parametri definiti per la loro accessibilità, quali i valori di soglia e i requisiti che determinano l’applicazione ISEE che è l’indicatore di situazione economica della famiglia.
Valori di soglia, per luce e gas, che oggi si situano a 8.107,5 euro o per famiglie numerose, con più di 3 figli a carico a non più di 20.000 euro, valori che riteniamo ancora troppo bassi e che necessitano di importanti aggiustamenti, come portare la soglia minima a 11.000 euro.
Ma vi è una altra questione che bisogna affrontare, e qui c’è la necessità della massima assistenza e della buona volontà di tutti: come conoscere i requisiti per l’accesso, come realizzare le pratiche da presentare e come e dove presentarle. Tutte le indicazioni, dai requisiti ai valori del bonus ottenibile, ai documenti da presentare sono disponibili sui vari siti informatici, principalmente quelli dell’Autorità dell’Energia (www.autorita.energia.it) e delle varie associazioni dei consumatori, ma visto il contesto sociale in cui operiamo, viste le difficoltà burocratiche tutt’ora presenti, vista la ancora non semplice operatività nella ricerca in rete dei dati ci si faccia aiutare, rivolgendosi ovviamente alle varie associazioni che già hanno molto operato su tale questione.
E infine un appello: giovani, che siate figli, nipoti o solo amici, date una mano! In tutti i sensi.