Anche all’estensore di queste note non dispiacerebbe che quanto accaduto per l’elezione al Cio possa ripetersi nell’imminente elezione del vertice del Coni: ma che “fumata bianca” sarà (e dopo quanti scrutini?) quella che lo sport italiano si attende per il voto del Foro Italico? Il nome del futuro presidente del Coni è nelle mani di una trentina di “grandi elettori”: gli aventi diritto al voto che avverrà il 26 giugno sono 83. Tra questi i presidenti delle federazioni sportive, quelli di lungo corso e qualche volto nuovo, ma non saranno ammesse all’elezione le federazioni commissariate. Quanto agli elettori, oltre i presidenti federali, ci sono, e votano, 10 rappresentanti degli atleti, 5 delegati dei tecnici, 5 rappresentanti degli enti di promozione sportiva, 3 rappresentanti delle discipline sportive associate (tra queste bridge, canottaggio con sedile fisso, dama, tamburello e altre), 6 rappresentanti delle strutture territoriali del Coni a livello regionale e provinciale, il rappresentante delle società benemerite (tra queste l’Associazione medaglie d’oro al valore atletico, la stampa sportiva, il comitato per il fair play e altri).