Jonathan Nossiter, dieci anni dopo Mondovino, la sua inchiesta sulla profonda trasformazione della produzione di vino in Francia, torna sull’argomento occupandosi dell’Italia e mutando il punto di vista. Dalle Marche alla Toscana, dall’Emilia al Piemonte il documentarista incontra viticoltori che non si sono piegati alla standardizzazione e hanno uno stretto legame con la terra che coltivano. Guardando Resistenza naturale si scopre ad esempio come la tutela del marchio Doc si sia trasformata, a causa di vizi di base già denunciati a suo tempo da Mario Soldati, in una rigida categorizzazione che finisce con il favorire i grandi produttori i quali fanno uso di innumerevoli sostanze chimiche per raggiungere degli standard che dovrebbero essere a tutela del consumatore ed invece non lo sono. La passione e la competenza che ognuno dei viticoltori (uomini e donne) interpellati mostra ci fa comprendere come il vinificare sia un’arte di cui rischiamo di perdere le qualità primarie sacrificate sull’altare della quantità e dell’assoluto disprezzo (che si trasforma in ignoranza) delle caratteristiche di ogni vitigno e di ogni terreno. In uscita il 29 maggio.
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L’IGNORANZA NEL MONDO DEL VINO
