L’ESORCISMO È UNA COSA SERIA

Perché la Chiesa di fronte ad un dilagante ricorso a maghi, fattucchieri e altro non esorta a ricorrere ai mezzi a sua disposizione, come gli esorcismi? La Chiesa, secondo me, deve parlare di più di demoni e diavolerie varie.  Katia (Teramo)

I sacerdoti, cara lettrice, non hanno ricevuto il compito di parlare del demonio, ma sono stati mandati a parlare di Gesù Cristo, del suo Vangelo. Sono stati chiamati a portare a tutti gli uomini la buona notizia che al di là delle nostre povere cose, al di là del nostro peccato, c’è un Dio, infinitamente misericordioso e ricco di amore, il quale ha tanto amato il mondo da mandare il suo unico figlio Gesù a dare la sua vita per la salvezza di tutti gli uomini.

Se i temi centrali del Cristianesimo sono salvezza e misericordia, vuol dire che l’uomo nella sua libertà può anche scegliere di non stare con Dio, scegliere di stare con il peccato. A questo punto entra in gioco il demonio, il quale, creatura pure lui come l’uomo, provoca l’uomo al male facendogli vedere il bene là dove c’è solo male.

La scelta del male a lungo andare porta a un profondo senso di colpa, che può trasformarsi in frustrazioni e depressioni. Ci si sente male e si fa ricorso ai medici, i quali non ci possono fare niente e allora si ricorre a maghi e a quant’altro la nostra società ci propina. Si tratta, ripeto, di malattie mentali, di mali oscuri, ma non di possessioni diaboliche, per cui è necessario l’esorcismo.

La Chiesa, esperta in umanità, non spreca le sue energie in malattie psicologiche, ma riserva gli esorcismi alle vere possessioni diaboliche, che in realtà sono rarissime. Su cento persone presunte possedute una è forse veramente posseduta.

Bisogna ricordare che il peccato non lo si vince con le chiacchiere, ma con la forza dello Spirito Santo, lottando contro ogni specie di male, ricorrendo alla preghiera, ai sacramenti e in modo molto efficace alle opere di carità fraterna.

L'ECO di San Gabriele
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