La tutela del creato e amore del prossimo?

La questione ecologica viene spesso contrapposta alla difesa delle vite umane vulnerabili. Come si articolano questi valori nella Tradizione cristiana?

La limitatezza delle risorse naturali e il cambiamento climatico (Cf. Francesco, Esort. apost. Laudate Deum) preoccupano le nostre società. Secondo la fede cristiana l’uomo è la sola creatura che Dio ha voluto per se stesso (Gaudium et spes, 24) e la natura viene considerata come creato affidato alla nostra responsabilità. L’uomo, in quanto è stato creato ad immagine di Dio, deve esercitare il suo dominio sulla terra (Cf. Gn 1,28) partecipando alla signoria di Dio.

Lo stesso pontefice insegna che “non solo la terra è stata data da Dio all’uomo, ma l’uomo è donato a se stesso da Dio e deve, perciò, rispettare la struttura naturale e morale, di cui è stato dotato” (Centesimus annus, 38). Papa Francesco sottolinea che l’etica sociale e quella ambientale sono strettamente correlate, perché il cuore dell’uomo è indiviso: “se si perde la sensibilità personale e sociale verso l’accoglienza di una nuova vita, anche altre forme di accoglienza utili alla vita sociale si inaridiscono” (Laudato si’, 120). “Se i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi, la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore” (Laudato si’, 217) che esige di adottare nuovi stili di vita e costruire comunità solidali.

L'ECO di San Gabriele
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