LA SCELTA

In sala il 2 aprile il film con Raoul Bova e Ambra Angiolini, la storia di una coppia in cui tutte le certezze vacillano dopo un grande trauma. Il titolo del testo teatrale di Luigi Pirandello, a cui il film è liberamente ispirato, non fa sconti, L’innesto. Quello del film di Michele Placido è più aperto, La scelta. Il tema però è lo stesso: può un grande amore reggere a una tempesta emotiva forte, può un dolore profondo avvicinare invece che dividere una coppia? Placido torna con un film da regista tre anni dopo il francese Il cecchino e per il suo thriller sentimentale, come ama definirlo, sceglie di ispirarsi a una delle pièce meno conosciute del premio Nobel. L’impianto teatrale è semplice: Laura che da sette anni è sposata e senza figli va a dipingere a Villa Giulia, lì viene violentata e in seguito scopre di essere incinta. Il marito Giorgio non può accettare questa gravidanza e chiama il dottore perché faccia abortire la moglie, ma Laura non vuole rinunciare al bambino. Come ricorda il regista, lo spettacolo fu portato in scena pochissimo, la prima volta nel 1919 al Teatro Manzoni di Milano con protagonista Maria Melato nella parte di Laura Banti, sollevando moltissime critiche per il tema affrontato. Quasi cento anni dopo questo testo lucido e complesso arriva sul grande schermo, il 2 aprile, distribuito da Lucky Red. La trama è una storia d’amore con al centro la maternità. Una coppia che si ama, che si ama molto. Non hanno figli, vivono bene, vivono tranquilli, felici. Ma… c’è sempre un “ma” nelle cose, nella vita di tutti. Un giorno accade qualcosa. Laura e Giorgio dovranno affrontare con gran forza ogni paura e compiere alla fine una scelta. Laura è Ambra Angiolini, Giorgio è Raoul Bova, nel cast anche Valeria Solarino, Marcello Catalano e lo stesso regista, Michele Placido.

L'ECO di San Gabriele
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