ITALIANI TROPPO VELOCI A TAVOLA

Mangiare in fretta danneggia la salute. Tre italiani su quattro dedicano a colazione, pranzo e cena la metà del tempo necessario per un pasto in tranquillità. Lo rivela un’indagine condotta dalla fondazione Adi dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica che ha messo in luce come il 75 per cento dei nostri connazionali dedica meno di 15 minuti alla colazione e il 50 per cento non supera la mezz’ora per il pranzo, mentre soltanto per la cena ci si rilassa un po’. E la tendenza generale rispetto all’anno precedente è orientata verso una riduzione ancora più netta dei tempi della cena e soprattutto del pranzo. Tutto ciò a fronte di un tempo da dedicare ai pasti principali che, secondo i nutrizionisti, andrebbe così distribuito: 30 minuti per la colazione, 60 minuti per il pranzo e altrettanti per la cena. La conseguenza di tale situazione è che la colazione e il pranzo non saziano e quindi si rischia di arrivare a sera affamati, con la conseguenza di assumere una quantità di cibo eccessiva e sempre a tempo di record. Un circolo vizioso che favorisce in ultima analisi un aumento di peso. Chi è in sovrappeso, emerge infatti dalla stessa indagine, è ancora più rapido a tavola. Cosa fare, dunque? Gli esperti consigliano di dedicare più tempo ai pasti o in alternativa propongono la cosiddetta regola dei cinque pasti: colazione, pranzo, cena e in aggiunta uno spuntino leggero al mattino e a metà pomeriggio.

L'ECO di San Gabriele
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