È UNA MISURA DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ CHE PREVEDE L’EROGAZIONE DI UN BENEFICIO ECONOMICO ALLE FAMIGLIE IN CONDIZIONI ECONOMICHE DISAGIATE NELLE QUALI ALMENO UN COMPONENTE SIA MINORENNE OPPURE SIA PRESENTE UN FIGLIO DISABILE O UNA DONNA IN STATO DI GRAVIDANZA ACCERTATA
Ha preso il via la prima fase di avvio del programma di Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) in Abruzzo e su tutto il territorio nazionale. Si tratta di una misura importante che sostituisce la Social card ampliandone la platea dei destinatari e le finalità. Analizziamone il percorso di accesso. La richiesta del beneficio è presentata ai comuni da un componente del nucleo familiare, in qualità di richiedente, e lo stesso deve risultare, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in possesso dei seguenti requisiti:
- a) Essere cittadino italiano o comunitario, ovvero familiare di cittadino italiano o comunitario non avente la cittadinanza di uno stato membro che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo;
- b) Essere residente in Italia; il requisito di residenza deve essere posseduto da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.
I nuclei familiari beneficiari devono essere, per tutto il corso di erogazione del beneficio, in possesso dei seguenti requisiti:
- a) Requisiti concernenti la composizione del nucleo familiare, almeno uno tra:
- 1. Presenza di un componente
di età minore di anni 18;
- 2. Presenza di una persona con disabilità
e di almeno un suo genitore;
- 3. Presenza di una donna in stato
di gravidanza accertata;
- b) Requisiti concernenti la condizione
economica:
- 1. Isee inferiore o uguale a euro 3.000;
- 2. Nel caso di godimento da parte di componenti il nucleo familiare di altri trattamenti economici, anche fiscalmente esenti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, a qualunque titolo concessi dallo stato o da altre pubbliche amministrazioni a componenti il nucleo familiare, il valore complessivo per il nucleo familiare dei medesimi trattamenti percepiti nel mese antecedente la richiesta o le erogazioni deve essere inferiore a 600 euro mensili;
- 3. Nessun componente il nucleo familiare deve essere beneficiario della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) ovvero dell’assegno di disoccupazione (Asdi) o di altro ammortizzatore sociale con riferimento agli strumenti di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
- 4. Nessun componente il nucleo familiare in possesso di autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta, ovvero in possesso di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei tre anni antecedenti.
I comuni, coordinandosi a livello di ambito territoriale, svolgono inoltre i seguenti compiti:
- a) Predispongono in favore dei beneficiari un progetto personalizzato, volto al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale;
- b) Promuovono accordi di collaborazione in rete con le amministrazioni competenti sul territorio in materia di servizi per l’impiego (centri per l’impiego), al fine di proporre e realizzare attività di politica attiva (inserimento lavorativo, riqualificazione professionale, supporto all’occupabilità) nei confronti dei beneficiari.
Il beneficio, variabile in base al numero dei componenti il nucleo familiare, da 80 a 400 euro mensili, viene erogato dall’Inps per un massimo di 12 mesi complessivi.