di Andrea Rega,
D’Ettoris Editori, pp.149, euro 16,90
Il volume attinge alle pagine letterarie di Bruce Marshall (1899-1987) per costruire un discorso sulla bellezza che diviene, nel congiungersi con la virtù, manifestazione dell’integrità del corpo. Un traguardo arduo da perseguire: molte le minacce che intimidiscono il completo fiorire dell’essere persona. Il rischio più operativo è nell’assurdità di un vivere metabolico e sessualizzato. Là dove, nella totale chiusura al trascendente, una materialità imperturbabile e inappagabile riduce il corpo a una fonte di sollazzo e di guadagno.