Scusate se la prendo un po’ alla larga per dire che devo ritenermi molto fortunato. Avrete già letto a pagina 55 la rubrica in cui la nostra attenta collaboratrice scrive che il rientro dalle vacanze è sempre traumatico. Poi sfodera una serie di ottimi consigli su quali prodotti eliminare dalla dispensa per tornare in forma, come depurarsi e disintossicarsi, opportune diete, massaggi e fitness. Consigli utili anche per affrontare con decisione il passaggio alla stagione grigia e piovosa dell’autunno.
Ora, a parte il fatto che ogni stagione ha i suoi pregi e i suoi difetti, io non ho subito alcun trauma al rientro dalle vacanze. Motivo: semplice, non ho preso le vacanze. Se considero inoltre il risparmio economico, ditemi se si può essere più fortunati di così. Ho tuttavia la vaga impressione che parecchi connazionali hanno avuto (loro malgrado) la mia stessa fortuna.
Adesso comunque sto riflettendo su una intervista rilasciata da Enzo Bianchi, il priore della comunità monastica di Bose, accostato da alcuni a papa Francesco per consonanza di idee: “Abbiamo in comune il cristocentrismo, l’importanza del vangelo che viene prima della dottrina e dei dogmi; anche lui condanna la violenza delle parole e cerca un antidoto alla barbarie verbale”. Stiamo vivendo tempi barbari? “Barbari e poco cristiani. C’è chi parla di ruspe, chi offende i musulmani, chi sventola forconi contro gli immigrati, chi dimentica che base necessaria per qualsiasi dialogo è il fatto che siamo tutti uomini. Cristiani solo di nome, dicono di avere una cultura cattolica solo perché hanno un campanile nella piazza del paese”.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Se è colpa del caldo quest’anno particolarmente canicolare, come ho sentito dire da alcuni, presto tutto si metterà a posto. Sì, campa cavallo. Aristotele, genio dell’antichità greca, dimostra di conoscere bene l’animo umano quando insegnava che la dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli. C’è chi per agguantare onori, prestigio e potere sarebbe disposto a vendere l’anima al diavolo e una volta in sella si attacca alla sedia come le cozze allo scoglio. Quanto a me, confesso che ogni tanto mi gratto la cuticagna citandomi addosso un vecchio adagio: Quando ti sembra che le cose vadano male, ricordati: potrebbero andare peggio. Allegria.
Cerco di capire allora perché il dono di natura che vorrebbe avere l’attrice Loredana Cannata è quello di poter parlare con gli animali, mentre sognare è la sua occupazione preferita. Sì, magari guardando la luna. E qual è di grazia il tuo sogno di felicità? “Un mondo giusto”. Beh questo andrebbe bene pure a me. Dello stesso parere anche la trentenne romana Giulia Michelini: “Faccio fatica a decidere ma poi sono determinata, non ho paura di scegliere la strada più difficile”. Nel frattempo anche lei sogna di allontanare tutto ciò che non è più capace di farla sorridere e darle serenità. E buonanotte al secchio.
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