Un camoscio appenninico, nato nel 2012 nell’area faunistica di Bolognola, nel maceratese, è stato catturato e, in collaborazione con il Corpo forestale, è stato trasferito nell’aquilano, nell’area faunistica di Opi al termine di un’operazione complessa e delicata dal punto di vista medico-veterinario. Il trasferimento dalle Marche all’Abruzzo – ha fatto sapere il Parco dei Monti Sibillini dalla sede centrale di Visso – si è reso necessario per evitare possibili conflitti tra maschi adulti; a Opi, invece, era presente solo una femmina di camoscio e l’arrivo del maschio consentirà la nascita di altri camoscetti.
IL CAMOSCIO APPENNINICO
