Sono oltre 3,5 milioni di metri quadrati i boschi e la macchia mediterranea che il Fai (Fondo Ambiente Italiano) gestisce in modo sostenibile, con attenzione ai rischi e alla biodiversità. Il ricco patrimonio è composto da boschi alpini e appenninici, presenti sia alberi centenari che giovani: Monte Fontana Secca a Quero Vas (BL); Alpe Pedroria e Madrera a Talamona (SO); il Bosco di San Francesco ai piedi della Basilica del santo d’Assisi; il Bosco “Carmela Cortini” di Valzo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; il Bosco del Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM) creato nel 1832 da papa Gregorio XVI intorno a una grandiosa opera di ingegneria idraulica progettata per contenere le esondazioni dell’Aniene; la macchia mediterranea della Baia di Ieranto a Massa Lubrense (NA); i Giganti della Sila (CS), bosco ultracentenario con pini, larici e aceri montani. Il bosco è un habitat complesso, se ben curato è una risorsa importante a livello naturalistico, economico, sociale e simbolico. Un legame forte, quindi, lo lega all’uomo che ne è predatore, creatore e curatore.
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