Con la bella stagione, aumenta il consumo di frutta e verdura, ma siete sicuri di sapere come conservarle in modo corretto? A seconda del tipo di frutta o verdura, vari, infatti, sono i metodi di conservazione.
Prima della consumazione
Poiché la frutta e la verdura sono alimenti molto nutritivi, non sono esenti dal contenere batteri o residui di trattamenti chimici sulle loro superfici, pertanto consigliamo di procedere nel seguente modo prima di mangiare:
4Lavare frutta e verdura quando una delle due è pronta per l’uso, non prima, rimuovendo tutte le aree danneggiate;
4Lavare frutta e verdura sotto l’acqua corrente, non lasciare in ammollo, per evitare un maggiore rischio di contaminazione;
4Strofinare la buccia per rimuovere una maggiore quantità di sporco e altri potenziali contaminanti, sempre e quando la superficie della frutta o verdura lo permetta.
Frigorifero o dispensa?
Ecco quale frutta e verdura è meglio conservare in frigorifero.
Verdura da conservare in frigorifero: carciofi, asparagi, indivia, fagiolini, broccoli, cavolini di Bruxelles, carote, sedano, lattughe, bietole, cicoria, broccoletti, funghi, piselli, ravanelli, mais, erba cipollina, porri, rape, crescione, spezie (ad eccezione del basilico)
Frutta da conservare in frigorifero: mele (per più di 7 giorni), albicocche, more, mirtilli, ciliege, frutta tagliata, uva, lamponi, fragole e fichi.
Frutta e verdura da conservare nella dispensa
Verdura in dispensa: cetrioli, barbabietole, peperoni, aglio, cipolle, patate, pomodoro, zucca, zenzero, basilico.
Frutta in dispensa: banane, mele (fino a 7 giorni), melone, anguria, limoni, arance, pompelmi, papaia, cachi, ananas.
Prima in dispensa
e poi al fresco
Alcuni tipi di frutta possono rimanere per qualche giorno a temperatura ambiente fino alla maturazione, al termine della quale deve essere conservata nel frigo per evitare la perdita di proprietà nutritive, sapori o aromi. Tra questa: kiwi, avocado, pesche, pere e prugne.