Donzelli Editore – pp.200, euro 18,00, La pandemia da Covid-19 ha trasformato in modo profondo le nostre vite a livello individuale e collettivo. Per sua natura, infatti, ogni pandemia colpisce sempre una comunità nella sua interezza, o direttamente attraverso l’esperienza della malattia, o indirettamente attraverso la paura, le restrizioni alla libertà personale, le misure sanitarie decise dalle istituzioni e le conseguenze economiche, politiche e sociali. In questo scenario, è evidente che il significato della più grande campagna vaccinale nella storia contemporanea non può essere compreso in relazione alla sola dimensione medico-sanitaria. Con l’arrivo dei vaccini, infatti, si apre una nuova e importante fase al centro della quale si trovano alcune domande fondamentali che interrogano in modo diretto la nostra forma di vita attuale e i rapporti che legano tra loro politica, scienza, comunicazione pubblica ed etica. Quali valori, princìpi e procedure dovrebbero guidare lo sviluppo e la distribuzione di una risorsa scarsa e potenzialmente salvavita come un vaccino? Quali responsabilità e doveri abbiamo nei confronti di noi stessi, degli altri e della società in un momento di profonda crisi sanitaria ed economica? È giusto consentire agli operatori sanitari di non vaccinarsi o ciò rientra invece entro i loro doveri morali e professionali? Quali ragioni permettono di giustificare o rifiutare l’imposizione di un obbligo vaccinale a tutta la popolazione? Quale società, economia e visione del mondo dovremmo immaginare e provare a costruire una volta che l’emergenza sarà finita? Per rispondere a queste e altre domande fondamentali su ciò che sta accadendo, questo volume raccoglie una serie di contributi originali di alcune tra le voci più autorevoli provenienti da discipline diverse come la biologia, la scienza, il diritto, la filosofia e l’etica.
ETICA DEI VACCINI
