Ha debuttato recentemente su Sky Cinema Due, distribuito da Fandango, il film diretto dal regista polacco Jacek Borcuch, Dolce fine giornata, con Kasia Smutniak. Ambientato in Italia, racconta la storia di una poetessa ebrea polacca (interpretata da Krystyna Janda), che dopo aver vinto il Nobel per la letteratura, si è ritirata a vivere con la famiglia nella campagna toscana e dopo un terribile attentato terroristico a Roma, si rifiuta di piegarsi alla paura irrazionale e all’ondata di xenofobia che pare travolgere tutti quelli che lei conosce e non solo. Maria Linde, questo è il mone della protagonista, è una poetessa ebrea, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura. La sua vita scorre al ritmo tranquillo della campagna italiana, ma il suo mondo e le relazioni con suo marito (Antonio Catania) e sua figlia (Kasia Smutniak) iniziano a sgretolarsi, nel momento in cui inizia una relazione con un giovane immigrato, Nazeer. Divisa tra uno spirito libero e un corpo che invecchia, Maria cerca di definire il suo ruolo rispetto alle rapide mutazioni del mondo che la circonda. Al verificarsi di un terribile attentato terroristico a Roma, Maria, durante un appassionato discorso di ringraziamento, espone le sue controverse opinioni sui fatti accaduti e rinuncia al suo Nobel, scatenando forti polemiche nel suo paese e in tutta Europa. Da quel momento in poi, si innesca una sorprendente catena di conseguenze, per la sua famiglia, per Nazeer, per la sua comunità, ma soprattutto per se stessa. Dolce Fine Giornata è la storia di uno scontro personale tra il grande intelletto creativo e la femminilità, sullo sfondo di una democrazia europea in erosione. Dalla prima all’ultima scena, Maria ha la forza e il coraggio di difendere ciò a cui tiene di più.
DOLCE FINE GIORNATA
