CURIOSITÀ SUL PRESEPE

Il presepe con statuine più antico è stato realizzato da Arnolfo di Cambio nel 1280. Ma la tradizione risale al IX secolo. Francesco d’Assisi, nel 1223, ricostruì a Greccio (in provincia di Rieti) il momento della nascita di Gesù, pensando di opporsi con una teatralizzazione dell’umiltà e della pace alle crociate contro infedeli ed eretici, ma il vero diffusore della tradizione del presepe vivente fu Gaetano di Thiene. Tra i presepi con le statuine i migliori sono sempre stati quelli napoletani tra il XVII e il XVIII secolo.

La parola presepe significa “mangiatoia” ed indica la greppia nella quale, come racconta il Vangelo di Luca, fu posto il Bambino Gesù alla sua nascita.

Sono i vangeli Apocrifi (cioè non accettati dalla Chiesa come ispirati) che parlano della grotta nella quale era collocata la stalla e indicano la presenza del bue e dell’ asinello che con il loro alito riscaldano l’umile culla.

Pur se i soggetti della Natività compaiono su alcuni sarcofaghi del IV secolo, la vera e propria origine del presepio è da ricondurre alle antiche rappresentazioni sacre eseguite durante le feste natalizie e dalle quali san Francesco, secondo tradizione, avrebbe tratto l’idea del presepe, realizzandolo per la prima volta in un bosco presso Greccio, nel Natale del 1223.

Nella seconda metà del secolo, l’uso di disporre semplicemente una serie di statuine contro uno sfondo dipinto fu sostituito dall’elaborazione di paesaggi in rilievo. A Napoli sorse una vera e propria arte del presepio: famoso fu quello con figure in legno di san. Giovanni a Carbonara nel 1484.

Nell’Italia settentrionale si producevano invece opere grandi in terracotta. A Napoli nel 1700 nacque il “figurinaro”, cioè creatore di statuette, e comparvero così gli specialisti di pastori, gli animalisti ecc. Anche le composizioni diventarono più complesse, con scene di vita quotidiana.

Da Napoli questa arte si diffuse in Spagna (figure in creta in Catalogna), in Portogallo, in Francia: in Provenza venivano allestiti presepi, in teatrini o negozi, composti di vari quadri divisi da fondali e le figurine erano marionette mosse da un congegno interno.

L’Italia del nord esportava presepi nel nord Europa, in particolare su richiesta delle chiese in Polonia. Esistono presepi ritagliati nella carta o nella stagnola, presepi splendidi a forma di cattedrale gotica in Polonia. Nel presepe è tradizione del nord Italia raffigurare la capanna, e del sud Italia raffigurare la grotta.

L'ECO di San Gabriele
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