CORSA ALL’ANELLO

La rievocazione storica di Narni della Corsa all’Anello si concluderà quest’anno l’8 maggio. Gli antichi statuti della città di Narni, rinnovati nel 1371, codificarono quelli che erano i primitivi riti che si svolgevano a Narni in onore di Giovenale, defensor civitatis. Sin dal primo maggio il banditore rendeva pubblico l’evento e la sera del 2 maggio si svolgeva una grande processione. Il 3, giorno dedicato al santo, primo vescovo della città, dopo una solenne cerimonia religiosa in cattedrale, la festa assumeva un carattere ludico e lasciava spazio ai tradizionali giochi equestri: la corsa del palio e la corsa all’anello. Il premio della prima prova, una competizione di velocità, era un palio di seta della lunghezza di circa sei metri, del valore di tre libbre d’oro. La corsa all’anello era strettamente riservata ai cavalieri narnesi, che dovevano, con l’asta, infilare il bersaglio del valore di cento soldi cortonesi. Ripristinata con successo nel 1968, la corsa all’anello si distingue oggi nel panorama delle feste storiche nazionali ed europee come una delle manifestazioni che più di altre ha ricercato collegamenti con la propria tradizione storica.

L'ECO di San Gabriele
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