COME POSSIAMO PERDONARE?

La preghiera del Signore, il Padre nostro è riportata nel discorso della montagna (cf. Mt 6,9-13) e, in una forma più breve, anche nel vangelo di Luca (Lc 11,2-4). Nella quinta domanda si legge una nostra promessa di perdonare: “rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori. Come possiamo veramente farlo? Carlo C. (Rimini)

La promessa di perdonare i nostri debitori a prima vista è ardua perché la parola “come” sembra tracciare un paragone tra il perdono di Dio e quello dell’uomo nei confronti dei propri debitori. Quando il Catechismo della Chiesa cattolica spiega questa domanda (n. 2842) del “Padre nostro” menziona che nel Nuovo Testamento ricorre più volte un paragone simile. “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro! (Lc 6,36). “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34).

Questi imperativi non si riferiscono a un’imitazione meramente esteriore. La parola “come”, infatti, non indica un paragone diretto tra il nostro comportamento e l’agire di Dio in nostro favore, bensì una causalità divino-umana, una correlazione positiva. Lo Spirito di Cristo (cf. Rm 8,9) che riceviamo nel battesimo può fare nostri i medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù (cf. Fil 2,5).

Tali sentimenti non sono semplici emozioni nel senso dell’uso quotidiano di oggi, ma principi operativi dell’agire cristiforme. L’uomo è tanto più capace di praticare il perdono quanto più lascia operare in sé lo Spirito di Dio (cf. Rm 8,9.14). Avendo questa trasformazione profonda la vita cristiana non è uno sforzo morale per osservare i comandamenti. Al contrario, il perdono e l’osservanza dei precetti possono scaturire da un rapporto personale con Gesù. La morale non è di secondaria importanza, ma seconda, vale a dire essa è preceduta da una fede viva.

Nel caso di una risposta positiva dell’uomo all’amore di Dio, un amore sperimentato spesso nel comportamento delle persone degne di fiducia, prende il via un dialogo reale fra Dio e l’uomo che ci abilita a perdonare al prossimo.

L'ECO di San Gabriele
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