Ciao Francesco

È arrivato dai “confini del mondo”, in breve ha fatto breccia nel cuore di tutti. La sua parola, dolce e ferma, è risuonata nel mondo intero rappresentando un faro di Speranza, proprio quella Speranza a cui il papa ha dedicato il giubileo del 2025 con la bolla Spes non confundit (La Speranza non delude).

Inizi del pontificato.

Indicato da più parti come il più votato dopo Joseph Ratzinger già nel conclave che elesse Papa Benedetto XVI, José Mario Bergoglio è stato il suo naturale successore dopo quel 28 febbraio 2013, quando ebbero effetto le dimissioni di papa Benedetto (annunciate già il 13 precedente).

Il suo pontificato è stato fin da subito segnato dagli inediti.

Inedito il nome: Francesco.

Inedite le prime parole di papa Francesco alla folla accorsa in piazza San Pietro per salutare il papa appena eletto: Fratelli e sorelle, buonasera.

Inedito la sua richiesta: La preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo.

Le interviste in aereo

Papa Francesco è stato il papa degli ultimi e perciò il papa di tutti! Nei suoi 47 viaggi apostolici ha toccato 66 nazioni non sempre a maggioranza cristiana. Tra i vari Paesi toccati ci sono infatti Corea del Sud (13-18 agosto 2014) e Turchia (28-30 novembre 2014); Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana (25-30 novembre 2015); Egitto (28-29 aprile 2017); Emirati Arabi Uniti (3-5 febbraio 2019), Iraq (5-8 marzo 2021), Mongolia (31 agosto-4 settembre 2023), Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est, Singapore (2-13 settembre 2024).

Oltre all’importanza dei viaggi, uno dei momenti preferiti dei giornalisti era diventato l’ormai abituale conferenza stampa durante il volo di ritorno iniziati fin da subito (2013, Brasile) con quella domanda così incisiva: Chi sono io per giudicare un gay che cerca Dio?

I grandi temi

Papa Francesco non si è sottratto a nessuno dei grandi temi del nostro tempo, proponendo sempre una soluzione che fosse ispirata dal Vangelo.

Migranti, ecologia, economia, pace. Lo hanno visto sempre in prima linea. Come non ricordare allora la sua visita a Lampedusa l’8 luglio 2013, quando gettò a mare una corona di fiori per ricordare le vittime del mare? Che dire della Casa comune, ovvero del tema dell’Ecologia e della conservazione del pianeta, così caro a Francesco da dedicargli una enciclica (Laudato si’, 2015). Come non dare conto della Economia di Francesco da cui è scaturito quel movimento internazionale di giovani imprenditori ed economisti che si è raccolto sotto il titolo di The economy of Francisco, nell’intento di studiare la possibilità di sviluppare una economia sostenibile secondo lo spirito del Poverello di Assisi? E chi non ricorda i numerosi discorsi, fino alla benedizione Ubi et Orbi di quest’anno – per l’occasione letto da monsignor Diego Ravelli – durante l’ultima apparizione pubblica di un papa ormai affaticato, ma che non ha rinunciato a benedire il popolo di Dio, in cui si dice senza mezzi termini che non ci può essere pace senza disarmo?

La Chiesa di Francesco

Papa Francesco, nei suoi dodici anni di pontificato (13 marzo 2013-21 aprile 2025) ha portato tanti cambiamenti nella Chiesa. Alcuni sono stati accettati di buon grado. Altri criticati. Nulla però lo ha fatto desistere dall’obiettivo che si era prefissato di accompagnare la Chiesa il futuro che sognava per essa. Se infatti fu Paolo VI il primo a nominare donne esperte ad alti incarichi di curia, egli ha impresso a questa realtà una accelerazione importante con la nomina di donne all’interno di vari Dicasteri (per la Vita Consacrata, dei Vescovi, a Servizio dello Sviluppo umano integrale) e culminata nella nomina di suor Raffaella Petrini, Segretario Generale del Governatorato del Vaticano. Ma questi sono solo esempi.

Uno di noi

Papa Francesco, che nella messa crismale del 2013 esortava i sacerdoti ad essere pastori con l’odore delle pecore, è stato il primo a fare proprio l’odore del suo gregge. È venuto dai confini del mondo, ma è entrato nella vita e nel cuore di tutti. Talvolta anche con una telefonata (“Pronto, sono Francesco”) che segnava l’inizio di un farsi prossimo che lo ha fatto diventare quasi un amico di famiglia.

Tante. Troppe le cose da dire di un papa venuto dai confini del mondo, che con il suo modo garbato e schietto, è saputo penetrare nel cuore di tutto il suo popolo.

Un papa, la notizia della cui morte, ha fatto muovere alle lacrime tanti fedeli anche qui, nel santuario di San Gabriele. Papa Francesco è venuto da lontano, ma ora è vicino a noi, per sempre!

L'ECO di San Gabriele
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