Sono una devota di san Gabriele di Montebello di Bertona (Pescara). Quando avevo dieci anni mia madre, preoccupata per me che dovevo superare un delicato intervento chirurgico, sognò san Gabriele che le diceva di non preoccuparsi perché c’era lui che mi salvava dai pericoli. Sedici anni dopo venni di nuovo ricoverata d’urgenza in ospedale per una peritonite diffusa, con appendicite perforata e una grossa cisti all’ovaio sinistro. Venni operata subito, ma il decorso operatorio fu complicato da una dispnea (respiravo con molta difficoltà), e per questo mi trasferirono in sala di rianimazione. Quella notte, non potendo dormire, iniziai a pregare san Gabriele perché mi aiutasse. Dopo un po’ vidi ai piedi del mio letto la Madonna con una coroncina illuminata e alla sua destra san Gabriele che mi guardava; mentre io cercavo di parlargli, lui chinava il capo per dirmi sì o no. La stessa notte anche mia mamma vide in sogno san Gabriele. Dopo otto giorni uscii dall’ospedale grazie all’aiuto del santo. A due mesi dall’operazione e nel giorno del dodicesimo anniversario di matrimonio (che ho celebrato al santuario di san Gabriele), sono venuta qui al santuario con i miei familiari a ringraziare il caro santo.
