I bonifici effettuati dai genitori ai propri figli con finalità, per esempio, l’acquisto di casa o di un’auto, non hanno limiti di importo, non richiedono l’intervento del notaio, né sono tassati sotto la soglia del milione, ma serve una causale chiara per evitare controlli da parte del Fisco, come spiegherò in seguito.
I giovani sono l’anello più debole del sistema economico attuale, basta vedere un loro stipendio medio e constatare come il costo della vita sia in continua crescita, ragion per cui senza l’intervento dei genitori è difficile, se non impossibile sostenere economicamente l’acquisto della prima casa o di un’automobile. Pertanto, non è raro assistere a genitori che si fanno carico di sostenere, una parte o l’intero costo del bene da acquistare, ricorrendo a bonifici e/o assegni circolari di importi anche piuttosto elevati. Davanti a certe cifre così consistenti, ecco che nel genitore sorgono numerosi interrogativi del tipo: esistono tetti massimi da rispettare? È necessario frazionare i versamenti per evitare accertamenti? Serve il notaio? Cosa prevede il Fisco in termini di tassazione? La risposta è tranquillizzante
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