Federica Buccella,
Costa Edizioni, pp.36, euro 16,00
Mi chiamo Dante e il mio nome risuona in tutto il mondo. Sono il sommo poeta di Firenze che visse nell’anno 1265. Voglio raccontarvi la storia di una splendida amicizia e di una curiosa avventura che ho vissuto non molto tempo fa in una foresta buia e all’apparenza silenziosa.
Credevo di essermi perduto, ma la fortuna mi fece incontrare il grande poeta e maestro Virgilio, dalla barba bianca e folta, che scrisse di mitiche imprese e gloriosi eroi.
Fu proprio lui ad indicarmi una grande montagna a forma di imbuto, che attraversammo insieme nel lungo e freddo inverno. Volando per cieli immensi, ci ritrovammo davanti alla porta di un magico regno, popolato da stravaganti folletti, gnomi con occhi a forma di bottoni ed altre creature fantastiche, che la mia penna d’oca ha trascritto nel libro prezioso che dedico a voi.
Salite sulla barca del nocchiere Caronte con me, attraversiamo il fiume Acheronte e scopriamo insieme se si tratta di un bel sogno o di un’incredibile realtà!