Il 27 aprile la canonizzazione di Carlo Acutis
Il Signore lo ha scelto per farlo messaggero della sua parola, della sua misericordia, della sua premura per ogni uomo e donna. Nella sua breve esistenza, appena quindici anni, la Provvidenza ha mostrato che vivere con Cristo non ha età, né limiti temporali, spaziali o di altra natura
“Originali non fotocopie” era solito ripetere Carlo Acutis (1991-2006) a quanti incontrava. E lui non è stato certo una fotocopia, ma un autentico originale, che si è lasciato plasmare dalle mani di Dio. Descrivere la figura di Carlo con questa frase è quanto mai opportuno, se si vuole comprendere l’influsso che questo ragazzo ha avuto e continua ad avere sul mondo contemporaneo.
Come è possibile che questo giovane, morto a soli 15 anni, senza aver lasciato opere scritte, senza aver costituito un gruppo di compagni che proseguissero nel solco da lui tracciato, come è successo per centinaia di fondatori di congregazioni religiose e movimenti laicali, sia così conosciuto nel mondo intero? Siamo davanti a un fenomeno che
Per leggere l'articolo completo abbonati a L'ECO di San Gabriele. In edizione Cartacea o Digitale.