L’inquinamento dell’aria diminuisce mentre quello acustico è stazionario. La Corte dei Conti Europea (ECA) nella sua relazione segnala una lunga serie di criticità e si appella sia all’UE che agli Enti locali affinché siano più incisivi nella lotta all’eccesso di rumore ambientale che caratterizza le città europee. I rilievi, a seguito dell’analisi di 13 progetti in esecuzione dal 2014 e un’indagine sull’efficacia delle politiche poste in essere in grandi città, quali Atene, Barcellona e Cracovia, riguardano le norme ancora carenti, la scarsa collaborazione tra le diverse autorità, piani d’azione deboli e quindi obiettivi prefissati poco ambiziosi. Evidenziate anche le notevoli lacune nei monitoraggi e nella mappatura acustica che non consentono azioni adeguate per combattere l’insidioso fenomeno generato principalmente da traffico, attività urbane e industriali. L’esposizione a livelli nocivi di rumore provoca danni alla salute psico-fisica dei cittadini, anche gli uccelli ne risentono perché vengono ostacolate le loro capacità di cacciare e comunicare.///