Da alcuni mesi, sta diventando interessante il mutuo a tasso fisso. Le rate, infatti, iniziano a scendere, dopo le corse al rialzo dell’anno scorso. La previsione dei tassi, dunque – con la politica delle banche verso un rallentamento della stretta monetaria – lascia presagire che possa continuare a scendere. La media dei tassi di interesse in Europa si attesta intorno al 4,5% annuo. Di recente, precisamente a gennaio scorso, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha aperto alla possibilità di una prima riduzione in estate, ma ha rimandato ancora una volta ai dati. Il timore è che l’inflazione scesa a dicembre scorso al 2,9% dal 10,6% di ottobre 2022 non sia ancora spenta e si vuole evitare di trovarsi nella condizione di dovere ripartire nella stretta. Probabile, quindi, che i tassi resteranno al 4,5% al quale sono stati collocati il 20 settembre ancora qualche mese. Anche gli analisti non si aspettano variazioni di tasso, rispetto al 4,5% al quale sono stati collocati con l’ultimo rialzo. Tuttavia, il 2024 è considerato dagli esperti, l’anno dell’avvio del taglio dei tassi e tutti confidano di riuscire a leggere nell’intervento della presidente Bce, almeno qualche indicazione un po’ più precisa, seppure non formalizzata, sulla direzione dei tassi e sui tempi del processo, in attesa che le proiezioni di marzo consolidino il possibile cambiamento.
Un primo segnale della riduzione dei tassi, potrebbe arrivare, proprio ad aprile, mentre viene pubblicato questo articolo. Invece, per i mutui a tasso variabili, ancora non risultano essere convenienti, perché l’indice Euribor, a cui sono legati, non cala ancora, dovuto al fatto che la riduzione dell’inflazione non è giunto al termine. Comunque, per una simulazione di un mutuo a tasso fisso, vi rimando alla consultazione della piattaforma MutuiOnline.it, lì troverete la banca a tassi più conveniente.
Come funziona e cos’è la surroga del mutuo
La surroga di un mutuo è un’operazione che permette la portabilità del finanziamento da una banca all’altra e la si deve alla Legge Bersani numero 40/2007 sulle liberalizzazioni dei servizi. Un’opzione che il mutuatario esercita per ottenere condizioni migliori per la propria situazione finanziaria dal nuovo istituto di credito, senza costi aggiuntivi. Con la surroga è possibile:
Modificare l’importo delle rate in aumento o, più spesso, in diminuzione (in modo da poter rispettare le scadenze);
Modificare la durata del mutuo;
Passare dal tasso variabile a fisso o viceversa.
Quando conviene la surroga del mutuo
Sull’aspetto dei costi dell’operazione, la surroga non prevede spese aggiuntive, poiché quelle della perizia e del notaio per l’accensione del nuovo mutuo sono a carico della nuova banca. Da considerare che sul piano finanziario, la surroga è più conveniente nei primi anni di finanziamento. Questo perché la stragrande maggioranza delle banche applica un piano di ammortamento alla francese: ovvero le rate dei primi anni sono costituite soprattutto dagli interessi che vanno a scalare nel tempo; viceversa, la quota del capitale è inizialmente bassa ed è crescente fino a diventare significativa negli ultimi anni. Cambiare banca a metà o verso la fine del piano di rimborso, non è una scelta conveniente, mentre sono stati pagati fino a quel momento la maggior parte degli interessi. A volte si ricorre alla surroga anche per la ricerca di rate più basse e sostenibili. Occorre sempre vedere caso per caso. Un altro aspetto, da non tralasciare e non tutti sanno: occorre considerare, se al momento della stipula è stata sottoscritta una polizza assicurativa. In tal caso, l’assicurazione dovrà restituire al mutuatario la parte di premio pagato relativo al periodo residuo rispetto alla scadenza originaria. scaranobruno7@gmail.com