ACQUA DOLCE… IN SITUAZIONE AMARA

La disponibilità dell’acqua dolce in Italia solo nel 2022 è diminuita del 31%. Questa risorsa preziosa sta diminuendo rapidamente e quindi vanno poste in essere azioni personali, comunitarie e istituzionali volte alla sua tutela da sprechi e inquinamenti vari. Molto utile sarebbe, inoltre, l’accumulo di acqua piovana, sia in città che fuori, da utilizzare nei periodi di scarsità.

Dallo studio “Acqua: azioni e investimenti per l’energia, le persone e i territori”, realizzato da A2A in collaborazione con The European House – Ambrosetti emergono dati preoccupanti rispetto a questo bene primario comune che scarseggia nei fiumi, nei laghi e nelle falde del sottosuolo. Rispetto al 2021 si è assistita ad una diminuzione di circa 36 miliardi di metri cubi, ovvero volumi equivalenti a 4 volte il lago di Bolsena (9,2 miliardi m³).

Sono 5 le Regioni che hanno dichiarato l’emergenza idrica che, tra i tanti danni e disagi, ha anche comportato un -40% di produzione di energia elettrica. Teniamo presente che ogni cittadino italiano consuma circa 200 litri di acqua al giorno e siamo il quarto Paese per perdite idriche in Europa. Interventi urgenti devono prevedere: l’attivazione di un “Piano nazionale per l’acqua”; progetti e investimenti per reti colabrodo, recupero e riuso delle acque, nonché campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. L’acqua è vita…

L'ECO di San Gabriele
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