I danni economici provocati dall’innalzamento del livello del mare in Unione Europea e Regno Unito potrebbero raggiungere un costo totale di circa 872 miliardi di euro entro il 2100. A calcolarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati dell’università tecnica di Delft.
Il team, guidato da Ignasi Cortés Arbués, Theodoros Chatzivasileiadis e Tatiana Filatova, ha modellato i potenziali impatti economici derivanti dall’innalzamento del livello del mare per 271 regioni europee entro il 2100. Le perdite più sostanziali, che potrebbero raggiungere fino al 21% del Pil, si verificherebbero nelle regioni costiere, come il Veneto e l’Emilia-Romagna in Italia e Zachodniopomorskie in Polonia. Anche le zone attorno al Mar Baltico, alla costa belga, alla Francia occidentale e alla Grecia subirebbero conseguenze rilevanti, riportano gli esperti. Al contrario, aggiungono gli studiosi, le aree interne come Germania, Austria e Ungheria potrebbero sperimentare un incremento fino all’1%
“Lo scopo della nostra ricerca – affermano gli autori – non voleva essere quello di spaventare il lettore con numeri inquietanti, ma volevamo fornire uno strumento in grado di ipotizzare un potenziale quadro della situazione nei prossimi decenni. Speriamo che questi risultati possano contribuire alla definizione di obiettivi chiave orientati alla protezione delle coste, ove possibile, e al riallineamento mirato dei settori e delle infrastrutture che non possono essere protetti”.
(Agi)