LA VEGGENTE CHE DISOBBEDÌ ALLA MADONNA

Anche questa volta scegliamo una zona montana, dove i polmoni respirano aria pulita e l’anima si riempie di profonde suggestioni spirituali. A 2.434 metri sul livello del mare si trova il celebre santuario mariano di Ziteil, presso Salouf, una frazione di 216 abitanti nel comune svizzero di Surses. Praticamente siamo in pieno Cantone Grigioni, località turistica di grande attrazione sia d’inverno che d’estate.

Questo luogo divenne meta di pellegrinaggi a seguito di alcune apparizioni della Madonna avvenute nel XVI secolo. Una storia avvincente e intrigante nello stesso tempo. Il 15 giugno del 1580, una ragazzina di Oberhalbstein, cittadina di montagna, stava raccogliendo legna in un luogo chiamato Ziteil, situato tra Salouf e Credigl. All’improvviso le apparve una Signora vestita di bianco. Lei, colma di stupore rimase sconcertata. Non sapeva cosa dire e cosa fare. Allora la celeste visione intervenne con voce materna e le affidò il seguente messaggio da portare ai suoi concittadini: “Vai, e dì al popolo di Oberhalbstein che ha peccato molto. Se non migliora, Dio lo punirà severamente tanto che non solo i prodotti della terra si seccheranno, ma anche il popolo morirà”. Dopo aver detto questo sparì.

La ragazzina però, temendo di non essere creduta, non solo non obbedì alla Madonna, ma non parlò a nessuno dell’apparizione. Il suo silenzio tuttavia non sortì l’effetto desiderato. Il giorno dopo, tornando allo stesso posto, le apparve di nuovo la Madre di Dio e le chiese qualcosa di più concreto: cioè di suggerire alle autorità locali di organizzare una processione fino al luogo dell’apparizione. “Solo così – assicurò la visione – sarebbe cessata la siccità che da mesi stava devastando quella zona”.

La ragazza purtroppo anche questa volta non eseguì l’ordine. Nonostante il suo strano comportamento, la Madonna non si arrese. Tentò un altro espediente pur di aiutare il popolo di Oberhalbstein. La notte seguente apparve anche alla madre della veggente. Di fronte a tanta insistenza della “Signora vestita di bianco”, madre e figlia, la mattina seguente, si recarono a riferire la misteriosa storia al Balivo, Alberto di Baselgia (Balivo era il titolo di pubblico ufficiale di circoscrizioni, con ampi poteri amministrativi e giudiziari, ndr). Questi, ascoltato attentamente il racconto, non ebbe alcun dubbio sulla veridicità dell’apparizione. Quindi si adoperò per organizzare la processione. Poi, insieme al popolo devoto, salì al luogo indicato. Quest’atto di devozione fu gradito dalla Madonna. Infatti, subito dopo si verificò il miracolo promesso: tutti i prodotti agricoli secchi ripresero a maturare.

Ad avvalorare la soprannaturalità dell’evento, sopraggiunsero ulteriori elementi. Qualche giorno dopo, un pastorello di sedici anni, di nome Giatgen Dietegen, si trovava a pascolare il gregge nella medesima località di Ziteil. All’improvviso, anche a lui apparve la Madonna che, con le lacrime agli occhi, gli ripeté le stesse esortazioni fatte alla veggente “timorosa e schiva”. Contemporaneamente, sul vicino monte Curver si notò un intenso bagliore di luce che durò tutta la giornata. Questi fenomeni furono scrupolosamente documentati nella corrispondenza di Alberto di Baselgia con il Nunzio apostolico.

Ormai i fatti accaduti non concedevano più spazio al dubbio. Alberto di Baselgia, con il permesso del Nunzio, oltre a organizzare nuove processioni, si diede da fare per edificare una cappella da dedicare alla Madonna. In seguito quella stessa chiesetta fu ingrandita fino a trasformarsi nell’attuale santuario.

Il cappuccino Alexander Lozza di Marmorera (1880-1953), artista e poeta grigionese, fu custode del santuario dal 1919 al 1936. In omaggio alla “Madonna di Ziteil” scolpì pregiate sculture lignee che si possono ammirare a Salouf.

Grazie alle bellezze incantevoli dei monti e ai vasti campi di sci, il Cantone Grigioni è meta di numerosi turisti e pellegrini. Tantissimi di essi, una volta giunti lassù, sentono quasi irresistibile il bisogno di visitare il santuario di Ziteil e raccogliersi in preghiera. Un luogo dove il sacro si tocca con mano e dove il momento di svago e il momento di preghiera diventano congeniali. (lancid@tiscali.it)

L'ECO di San Gabriele
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