Una grazia a quattro mani

Sono Vincenza Sciacca,  la mamma di Gabriele Soresi, abitiamo a Forlì. Il 17 dicembre 2020 mio figlio Gabriele venne operato per un tumore al cervello,  l’intervento andò bene, ma sorsero complicazioni e precisamente idroterapia e meningite chimica che lo costrinsero a essere ricoverato a Cesena per quasi 5 mesi.  Malgrado le numerose cure, mio figlio continuava ad avere la febbre alta, i medici provarono di tutto per salvarlo, il neurochirurgo ci diceva che non voleva perderlo.

Un giorno, all’uscita dall’ospedale, chiesi con tutte le mie forze a santa Gemma Galgani di guarirlo. Allora il mio ex marito si convinse ad andare a Lucca. Andammo il 22 marzo 2021. Lì il responsabile del santuario benedisse la foto di Gabriele e ci donò un ciondolo con una reliquia di san Gabriele dell’Addolorata.

L’indomani uno specialista di infettivologia venne apposta per mio figlio da Bologna, lo visitò, gli prescrisse un medicinale e Gabriele iniziò a migliorare fino a essere operato un’ultima volta.

Oggi ha recuperato le capacità cognitive, mnemoniche, (ha ripreso anche a studiare), ha ancora bisogno di alcune medicine, ma è vivo. Il 26 settembre scorso siamo venuti al santuario per ringraziare il santo e abbiamo lasciato il bastone come testimonianza che sta bene, adesso cammina senza troppe difficoltà,  fino a giugno aveva bisogno costantemente del bastone o della stampella per problemi di equilibrio. Ora chiedo la grazia che mio figlio Gabriele si converta. Abbiamo già avuto una grazia a quattro mani: san Gabriele e santa Gemma.  Mio figlio non lo ha pregato,  io sì,  prima per chiedere il miracolo,  poi per ringraziarli entrambi.

Dimenticavo: nel novembre 2006 ero stata in pellegrinaggio al santuario di san Gabriele per consacrare mio figlio Gabriele al santo, perché nella sua vita fosse sempre coerente. è la grazia che chiedo di nuovo al santo dei giovani per mio figlio.

L'ECO di San Gabriele
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